
«Siamo davvero molto soddisfatti: posti esauriti per tutte le proiezioni, film molto apprezzati e incontri seguitissimi, con un grande interesse anche per documentari e cortometraggi. Un’IRISH FILM FESTA che più festa di così non si poteva, e un deciso incoraggiamento a continuare la nostra opera di diffusione del cinema irlandese»: così il direttore artistico Susanna Pellis commenta la chiusura della 16a IRISH FILM FESTA, che si è svolta dal 26 al 30 marzo alla Casa del Cinema di Roma.
In un’edizione più che mai centrata sugli attori, hanno brillato gli incontri con Pat Shortt (nel cast di Dead Man’s Money e protagonista dell’Irish Classic Garage, ha presentato anche il corto Warts & All, suo esordio alla regia), Eva Birthistle (al festival per l’anteprima italiana del suo primo film da regista, Kathleen Is Here, accompagnata dagli interpreti Hazel Doupe e Peter Coonan) e la Proiezione Speciale di Vanya con Andrew Scott, la versione destinata alle sale cinematografiche dell’omonima produzione teatrale del National Theatre, filmata durante le performance “tutto esaurito” nel West End di Londra.
Premio per il Miglior Cortometraggio a Retirement Plan di John Kelly

Retirement Plan di John Kelly ha vinto il Premio per il Miglior Cortometraggio della sezione concorso del festival, che quest’anno presentava tredici opere tra fiction, animazione e documentario, più due fuori competizione.
La giuria, composta da Antonio Bibbò (Ricercatore UniTrento), Costantino Margiotta (Produttore) e Kelly O’Connor (Head of Cultural Affairs – Embassy of Ireland, London), lo ha definito «forse il film d’animazione più intrinsecamente irlandese dell’ultimo decennio, che affronta l’intenso bisogno umano di lottare per una vita piena ed equilibrata, rivelando al contempo l’esilarante futilità di tale sforzo. Prendendo in prestito le parole della sceneggiatura, il film è esso stesso “una poesia devastante ma ottimista”».
La giuria ha poi assegnato una Menzione Speciale al documentario The Memories of Others di Pauline Vermare e Marc Lesser: «Una gradita e nuova opportunità di considerare i Troubles in un modo che rende onore alle persone presenti sul posto e alla vita quotidiana dell’Irlanda del Nord. Utilizzando l’occhio di un estraneo e la riscoperta dell’opera di Okamura, i registi rendono omaggio alla compassione globale e alla storia irlandese».
Anche la Giuria Studenti, in collaborazione con il Dipartimento di Lingue Letterature e Culture Straniere dell’Università Roma Tre, ha scelto Retirement Plan: «Per il carattere universale del tema, amplificato dall’uso di una palette di colori tenui e dalla semplicità del tratto. Senza cadere nei cliché ci lascia pensare a come viviamo le nostre vite: rimandiamo la vita alla morte».




