Al termine di questo 2020 che non ci ha permesso di incontrarci alla Casa del Cinema e con le sale cinematografiche ancora chiuse, alcuni film irlandesi si possono comunque vedere (o rivedere) online.
Tra novità, classici e cortometraggi, i nostri consigli per orientarsi tra i tanti titoli presenti sulle varie piattaforme di streaming.
Le novità
Su Apple TV+ è da pochissimo disponibile Wolfwalkers, il nuovo film d’animazione del pluripremiato studio di Kilkenny Cartoon Saloon che IRISH FILM FESTA ha sempre seguito con attenzione fin dall’esordio con The Secret of Kells (2009). Wolfwalkers è un fantasy d’ispirazione storica che mescola folklore, avventura e anticolonialismo con uno stile grafico audace ed espressivo.
La distribuzione italiana dei film di Cartoon Saloon è purtroppo sempre stata irregolare: l’unico reperibile in home video nel nostro paese è Song of the Sea (La canzone del mare), mentre su Netflix è possibile recuperare The Breadwinner (col titolo Sotto il burqa) e la serie televisiva Puffin Rock, pensata per i bambini in età prescolare.
Per chi è curioso di conoscere meglio il vivace settore dell’animazione irlandese, sempre su Netflix c’è il mediometraggio Angela’s Christmas Wish (Il regalo di Angela), secondo capitolo di un progetto d’ispirazione letteraria a cura dello studio dublinese Brown Bag Films (ci sono loro dietro cartoni animati popolari anche in Italia come Doc McStuffins, per noi Dottoressa Peluche): la Angela del titolo, così come nel precedente Angela’s Christmas (Il Natale di Angela) è la celebre Angela dello scrittore Frank McCourt, in versione bambina e ispirata al racconto Angela and the Baby Jesus. La regia è di Damien O’Connor, in concorso all’IRISH FILM FESTA con i cortometraggi After You nel 2012 e Anya nel 2014.
I classici
È online da pochi giorni la selezione di Solstice, un’iniziativa speciale del Galway Film Fleadh: dieci titoli storici del cinema indipendente irlandese sono disponibili per il noleggio in streaming fino al 21 gennaio. I film provocatori di Bob Quinn (Poitin, Atlantean), l’esordio di Andrew Scott (Korea), la storia politica di Bernadette Devlin raccontata da Lelia Doolan (Bernadette: Notes on a Political Journey): qui la nostra guida completa.
Altra preziosa risorsa per chi vuole approfondire il cinema irlandese delle origini è l’IFI Player, l’archivio audiovisivo dell’Irish Film Institute. Per queste giornate festive, un consiglio a tema: Christmas Morning è un cortometraggio di sette minuti realizzato nel 1978 da Tiernan MacBride (figlio del politico Seán MacBride e nipote della rivoluzionaria Maud Gonne) come rappresentazione visiva della canzone tradizionale Arthur McBride and The Sergeant. La mattina di Natale, due cugini irlandesi si ribellano ai militari inglesi che vorrebbero convincerli ad arruolarsi.
Gli Irish Classic sono un punto fermo della programmazione di IRISH FILM FESTA: nel 2017 abbiamo proposto The General (1998), un’interpretazione mimetica di Brendan Gleeson nei panni del gangster irlandese Martin Cahill resa memorabile anche dal bianco e nero stilizzato del regista John Boorman. Nel catalogo di Amazon Prime.
Da riscoprire
Uno dei registi prediletti di IRISH FILM FESTA è Lenny Abrahamson: su Amazon Prime si può recuperare il suo What Richard Did, l’intenso dramma con Jack Reynor che al festival abbiamo presentato nel 2013; su Chili c’è invece The Little Stranger (L’ospite, 2018), elegante trasposizione del romanzo omonimo dell’inglese Sarah Waters che malgrado un cast di primo piano (Domhnall Gleeson, Ruth Wilson, Charlotte Rampling) non è riuscita ad arrivare nelle sale italiane: un’ambigua storia di fantasmi nella quale la casa infestata gioca un ruolo da vera protagonista.
Qualche consiglio anche dal catalogo di Netflix: la leggerezza di Handsome Devil (John Butler, visto a IFF 2018), la comicità di The Young Offenders (Peter Foott, IFF 2017), e la tagliente ironia del thriller nordirlandese Bad Day for the Cut (Chris Baugh, 2017).
I love Irish actors
La lista degli attori irlandesi che amiamo è lunghissima, e tra i volti che meriterebbero un’attenzione maggiore dal pubblico internazionale vogliamo segnalare l’effervescente nordirlandese Michael Smiley, che ha appena partecipato alla nostra edizione speciale online IFF in short con la sua prima regia, il corto La Petite Mort.
Come interprete possiamo ammirarlo nel film d’azione Free Fire (2016, ora su Amazon Prime) diretto con mano solida dall’inglese Ben Wheatley, a fianco di Cillian Murphy, Jack Reynor, Patrick Bergin e Brie Larson.
Smiley è anche nel cast di My Name is Emily, il film che il regista irlandese Simon Fitzmaurice, morto nel 2017 per una malattia neurodegenerativa, ha girato mentre la sua salute era già gravemente compromessa. La protagonista è Evanna Lynch, anche lei irlandese e nota per il ruolo di Luna Lovegood in Harry Potter. Dopo una distribuzione tardiva nei cinema italiani, My Name is Emily è attualmente disponibile su Chili.
Tra gli attori della nuova generazione da tenere d’occhio c’è Seána Kerslake, che in patria si è fatta notare con la serie Can’t Cope Won’t Cope e come protagonista del film di Darren Thornton A Date for Mad Mary, premiato con l’IFTA – Irish Film & Television Academy Award nel 2017. Noi possiamo imparare a conoscerla grazie all’horror The Hole in the Ground (distribuito in Italia col titolo Hole – L’abisso, è su varie piattaforme per l’acquisto e il noleggio) che vede nel cast anche Simone Kirby e Steve Wall. La regia è di Lee Cronin, vincitore del premio per il miglior cortometraggio all’IRISH FILM FESTA 2015 con un altro horror, Ghost Train.
Ci fa anche piacere segnalare che sulla piattaforma MioCinema è in corso una retrospettiva dedicata a Ken Loach: un’ottima occasione per rivedere i suoi film irlandesi, molto attenti a dare spazio ai talenti locali. In The Wind that Shakes the Barley (Il vento che accarezza l’erba, 2006) brilla un giovane Cillian Murphy e, nel magnifico ruolo del ferroviere Dan, Liam Cunningham; mentre i protagonisti di Jimmy’s Hall (2014) sono Barry Ward e Simone Kirby.
Le serie televisive
Il 2020 è stato l’anno di Normal People, la serie tratta dal romanzo omonimo di Sally Rooney con la regia di Lenny Abrahamson e Hettie Macdonald: la giovane scrittrice originaria della contea di Mayo è ormai un fenomeno letterario internazionale (in Italia con Einaudi) ma nelle mani di Element Pictures il progetto ha mantenuto una forte impronta irlandese, grazie soprattutto a un brillante lavoro di casting. A fianco dei protagonisti Paul Mescal e Daisy Edgar-Jones, riconosciamo tanti volti noti per il pubblico di IRISH FILM FESTA: Sarah Greene (Black ‘47), Fionn O’Shea (Handsome Devil), Leah McNamara (Metal Heart) e India Mullen (il corto Halo, nel programma di IFF in short). In Italia Normal People è su Starz Play.
Su Netflix, sempre consigliate le due stagioni della sit-com nordirlandese Derry Girls (proiezione speciale di chiusura all’IRISH FILM FESTA 2019) e la doppietta storica Rebellion (2016) + Resistance (2019) del drammaturgo e sceneggiatore Colin Teevan: dall’Insurrezione di Pasqua del 1916 alla guerra di indipendenza degli anni 20, con un cast particolarmente ricco (Brian Gleeson, Barry Ward, Simone Kirby, Barry Keoghan, Charlie Murphy…).
I cortometraggi
Tra le tante perle del cinema breve made in Ireland, due titoli passati in concorso all’IRISH FILM FESTA e oggi visibili online: Unhinged (2016) è un concentrato di folgorazioni narrative e visive in una manciata di minuti, realizzato in animazione tradizionale dall’irlandese Tom Caulfield (attualmente alla DreamWorks Pictures, negli anni scorsi ha diretto diversi episodi della serie disneyana di Rapunzel che gli è valsa un Emmy Award).
Resta uno dei nostri preferiti Rúbaí (2015) di Louise Ni Fhiannachta, recitato in lingua irlandese: un vero e proprio inno all’anticonformismo di una bambina che si dichiara pubblicamente atea e rifiuta di piegarsi al rito della Prima Comunione. Nel ruolo del maestro di scuola, riconosciamo Dara Devaney.