La 32a edizione del Galway Film Fleadh (7 – 12 luglio 2020) si è svolta completamente online: le misure di distanziamento sociale attuate in Irlanda per il contenimento dell’epidemia di COVID-19 prevedono infatti la chiusura di sale cinematografiche e luoghi di aggregazione fino al 10 agosto.
Alla sezione di film in streaming, visibili però solo sul territorio irlandese, è stato affiancato un ricco programma di incontri virtuali con autori e professionisti del settore accessibili a tutti.
Programming Irish Film Worldwide: eventi cancellati e nuove sfide
Sabato 11 luglio il direttore di IRISH FILM FESTA Susanna Pellis ha partecipato al panel “Programming Irish Film Worldwide”, coordinato da Irish Film Institute e Culture Ireland: un appuntamento annuale che riunisce gli organizzatori di festival di cinema irlandese all’estero, e che quest’anno è diventato un momento di discussione e confronto sulle nuove forme che le manifestazioni cinematografiche stanno assumendo e saranno costrette ad assumere anche nei prossimi mesi.
Tra i relatori, anche il regista Dónal Ó Céilleachair (Dreamtime Revisited, The Camino Voyage), l’attore Barry Ward (Jimmy’s Hall, Maze, il recente Extra Ordinary), Kelly O’Connor (direttore del festival Irish Film London) e Will Fitzgerald (responsabile della programmazione del Galway Film Fleadh). Moderatrice, Sunniva O’Flynn dell’Irish Film Institute.
«Le nostre modalità operative sono state completamente stravolte e stiamo tuttora cercando nuove soluzioni: non abbiamo risposte ma siamo assolutamente aperti al confronto», ha esordito Ciaran Walsh di Culture Ireland.
In apertura anche un intervento di Eleanor Melinn, responsabile del programma IFI International (Irish Film Institute) che promuove la diffusione del cinema irlandese presso il pubblico internazionale: «Prima della pandemia erano previste 162 proiezioni di 111 film irlandesi in 23 eventi internazionali: tutti quelli inizialmente programmati in una data successiva al 13 marzo 2020 sono stati cancellati».
L’esperienza di IRISH FILM FESTA
Tra i primi festival irlandesi a subire una cancellazione (ufficializzata lo scorso 5 marzo ma preventivata già in febbraio) c’è stata purtroppo la nostra IRISH FILM FESTA, la cui 13a edizione si sarebbe dovuta svolgere dal 25 al 29 marzo con un programma completamente definito, interi film sottotitolati in italiano e tanti ospiti già confermati.
«Siamo bloccati, è una situazione molto frustrante. Stiamo prendendo in considerazione varie ipotesi ma è da escludere una formula limitata allo streaming e alle sole proposte online, che potrebbero allontanare il nostro pubblico: ciò che da sempre fa apprezzare IRISH FILM FESTA sono gli incontri ravvicinati con gli ospiti e l’atmosfera intima della Casa del Cinema», ha spiegato Susanna Pellis.
Il punto di vista degli artisti
Anche Barry Ward, che è stato più volte all’IRISH FILM FESTA, ha sottolineato l’importanza del confronto dal vivo: «Considero una grande opportunità poter viaggiare e incontrare altri artisti. Dialogare con spettatori di altri paesi ti dà nuove prospettive e ti insegna moltissimo. Mi affascina la conoscenza che i direttori dei festival irlandesi nel mondo, come Susanna, hanno del nostro cinema e della nostra cultura. Una conoscenza spesso addirittura superiore alla mia!»
Sulla stessa lunghezza d’onda Dónal Ó Céilleachair: «Come filmmaker irlandese, sento molto forte la necessità di far sì che il nostro cinema venga visto e compreso nelle sue specificità, e spesso è solo il circuito dei festival a darti occasione di confronto con un pubblico vasto».
Ó Céilleachair ha però fornito un ulteriore spunto di riflessione, di segno opposto: «Le possibilità della rete e delle proposte digitali dovrebbero farci riconsiderare anche le modalità di organizzazione degli eventi, con una responsabilità maggiore riguardo all’impatto che i viaggi aerei di lunga percorrenza hanno sull’inquinamento e di conseguenza sul cambiamento climatico».
Le iniziative online di Irish Film London e Galway Film Fleadh
Infine, Kelly O’Connor e Will Fitzgerald hanno raccontato l’esperienza dell’Irish Film London e del Galway Film Fleadh nell’organizzazione di eventi online.
L’Irish Film London ha proposto un mini-festival per San Patrizio, lo scorso marzo, e messo a punto una piattaforma per la fruizione di contenuti digitali, Irish Films from Home, ma sta lavorando anche per riportare film e pubblico a incontrarsi dal vivo nel prossimo futuro: «Stiamo ridefinendo gli accordi con i luoghi che ospitano il festival, per consentire a spettatori e ospiti di fruirne in sicurezza. Dal punto di vista della programmazione di eventi digitali, le questioni da affrontare con i distributori riguardano soprattutto la sicurezza informatica e le limitazioni geografiche per lo streaming», ha spiegato Kelly O’Connor.
«Il distanziamento sociale non va per niente d’accordo con la classica atmosfera del Fleadh – ha commentato Will Fitzgerald – ma abbiamo cercato di mantenere un’idea di visione comunitaria anche online fissando degli orari per le première dei film e incoraggiando, con qualche difficoltà iniziale, le interazioni sui canali social. Il programma è piuttosto ridotto, circa il 40% rispetto alle edizioni precedenti, ma abbiamo ritenuto importante garantire una continuità ai filmmaker irlandesi che presentano le proprie opere al Fleadh mantenendo la nostra posizione nel calendario dei festival internazionali».