Irish Film Festa arriva alla sua 10a edizione (dal 30 marzo al 2 aprile alla Casa del Cinema di Roma) e abbiamo pensato di festeggiare compilando, in collaborazione con gli amici del festival, una serie di top 10 cinematografiche a tema irlandese: un modo giocoso per celebrare i nostri preferiti nel segno del 10.
Dopo la lista dedicata ai cortometraggi, a cura dei registi in concorso quest’anno, oggi è il turno degli attori: dieci interpreti cinematografici irlandesi scelti dal direttore di Irish Film Festa Susanna Pellis, che per ciascuno ha indicato anche i ruoli e le scene da ricordare.
1. GABRIEL BYRNE
Se in Into The West era nel pieno del suo fascino dolente, con In Treatment è andato davvero oltre: acting sublime, fatto di puro ascolto.
2. STUART GRAHAM
Difficile decidere se in lui prevalga l’intelligenza, la sensibilità o il talento. Capace di riassumere tutto uno stato d’animo nel lampo di un’inquadratura, è vertiginoso in particolare nei cortometraggi Volkswagen Joe e Awaydays.
3. GERARD McSORLEY
Incandescente in The Boxer, irrefrenabile in STARZ (li vedremo entrambi al festival).
Per tacere di tutto il resto.
4. BRENDAN GLEESON
Attore naturale quant’altri mai, e nonostante la stazza: come scegliere fra In Bruges, lo sbadiglio di The Village, e Calvary, un film intero che attraversa senza mai sorridere?
5. PAT SHORTT
Fenomenale stand up comedian, è stato improvvisamente capace di rivelare grande sensibilità drammatica in Garage di Lenny Abrahamson. E da allora ci è rimasto nel cuore.
6. JAMES NESBITT & LIAM NEESON
Five Minutes of Heaven: il protestante nella parte del cattolico, il cattolico in quella del protestante, a fare i conti con un errore del passato che ha rovinato la vita a entrambi.
7. STEPHEN REA
Un signore dell’understatement. Sembra interpretare sempre lo stesso personaggio, invece è sempre diverso, capace di qualsiasi ruolo e qualsiasi accento.
8. FIONNULA FLANAGAN
Indimenticabile soprattutto in Transamerica, quando le basta aprire la porta al figlio/figlia, con quell’abito multicolore e quella voce sguaiatissima, per portarsi via il film.
9. EILEEN WALSH
Coraggiosa oltre ogni limite: non solo in Magdalene, ma anche nei corti Morning e How Was Your Day?
10. LALOR RODDY
Come molti, dice di aver curato la timidezza diventando attore. E di aver cominciato tardi al cinema perché anche il grande schermo lo intimoriva. Ogni sua apparizione emoziona, ma scelgo il corto Even Gods perché lì lascia addirittura senza fiato.
Menzione speciale all’attore emergente: BRIAN GLEESON