Mentre crea i suoi bellissimi collage fotografici, l’artista Séan Hillen parla del suo lavoro e di una recente scoperta personale: Seán Hillen, Merging Views è un cortometraggio documentario che vedremo in concorso alla 10a edizione di Irish Film Festa (dal 30 marzo al 2 aprile, Casa del Cinema).
Ce ne parla il regista Paddy Cahill.
Perché hai scelto di realizzare un documentario su Seán Hillen?
Sono un ammiratore del lavoro di Seán Hillen da molto tempo, ma solo l’anno scorso, quando sono stato da lui per comprare una delle sue opere con l’intenzione di regalarla, ho capito di volergli dedicare un film. Così gli ho scritto per chiedergli se sarebbe stato disponibile a prendere parte a un documentario. Anche il passato di Seán è molto interessante, e meriterebbe un documentario a sé, ma per Merging Views sono stato particolarmente affascinato dalla casa/studio in cui crea i suoi splendidi lavori.
Tutto il film è ambientato in una piccola stanza: come hai lavorato sulla composizione delle inquadrature e sul montaggio?
In casa con Seán durante le riprese c’eravamo solo io e il direttore della fotografia Basil Al Rawi. Per me era molto importante avere una troupe ristretta, e comunque in quella stanza non c’era molto spazio! Ho deciso che Seán avrebbe dovuto parlare e rispondere alle domande solo mentre lavorava, per far sì che non sembrasse la classica intervista documentaristica. E poi in questo modo Basil poteva comporre delle inquadrature molto belle posizionandosi proprio alle spalle di Seán.
Quanto sono durate le riprese?
La pianificazione, a fianco del produttore Tal Green, è stata piuttosto lunga, ma le riprese vere e proprie sono durate appena una notte. Volevamo che gli spettatori provassero le nostre stesse sensazioni, come se una sera fossero capitati in questa casa molto particolare, su una qualunque via di Dublino, e si fossero fermati a guardare Seán creare una delle sue opere.