Tre domande a… Ruth Meehan, regista di The Measure of a Man

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Ruth Meehan è la regista e sceneggiatrice di The Measure of a Man, uno dei cortometraggi in concorso all’Irish Film Festa 2015.

Jay Brady (Andrew Simpson, che interpretava l’amante adolescente di Cate Blanchett in Diario di uno scandalo) è un giovane uomo che cerca di superare la morte del padre, mentre si fa fare da un sarto (Ronan Wilmot) il suo primo abito su misura.

Ruth ci ha parlato del significato catartico del cortometraggio, ispirato a una storia vera.

 

Com’è stata sviluppata la sceneggiatura?

Ho scritto la sceneggiatura con mio fratello Kenneth: ad ispirarci è stata una storia raccontata dal nostro amici Gary Henderson. Gary aveva perso da poco suo padre e ci disse di aver ordinato un vestito su misura proprio da quello che era stato il sarto del padre. Per lui era stata un’esperienza catartica che l’aveva fatto sentire più vicino a suo padre.

Questo cortometraggio è stato un dono, di quelli che ti prendono per mano e ti mostrano la direzione. È stato, ed è tuttora, per tutti noi un’opera molto personale, catartica e capace di guarire il dolore. Uno dei ricordi più cari che ho conservato da un periodo davvero buio.

 

Come avete scelto gli attori Andrew Simpson e Ronan Wilmot?

In quel periodo stavo lavorando su un altro progetto con il produttore Tony Deegan: lui, a sua volta, aveva appena finito di lavorare con Andrew Simpson e ci disse quanto fosse brillante. Andrew era appena entrato nel cast di una grossa serie BBC, The Life and Adventures of Nick Nickleby, ma la storia di The Measure of Man riuscì a toccare anche lui, che aveva appena perso un caro amico. È una fortuna che abbia fatto in tempo a prendere parte al nostro corto.

Anche la scelta di Ronan Wilmot nasce dal suggerimento di un amico. Aveva la sensibilità giusta per interpretare il nostro sarto, e poi è bravissimo.

 

Dov’è stato girato The Measure of a Man?

Louis e Adrian Copeland sono due dei sarti più noti a Dublino, e siamo stati molto fortunati ad avere la possibilità di entrare nel loro laboratorio. I locali erano stati ristrutturati da poco, così ci hanno presentati a Denis Darcy, che stava per andare in pensione, e il cui studio sarebbe stato il sogno di ogni designer. Denis aveva un abito da finire con urgenza proprio nel giorno delle riprese, così ha continuato a lavorare mentre noi eravamo lì. Alcune inquadrature mostrano le sue mani mentre tagliano la stoffa, anche se ormai non sapremmo più distinguerle!

 
Un ringraziamento speciale alla produttrice Tamsin Lyons